Test di medicina: una policy top-down
I flussi di capitale umano dopo l’introduzione della graduatoria nazionale
Ogni anno, sessantamila studenti italiani affrontano il test per l’accesso ai corsi di Medicina nelle università pubbliche italiane: soltanto uno su sei di loro sarà ammesso. L’introduzione di una graduatoria nazionale unica nel 2013 – una policy top-down che intendeva premiare il merito su scala nazionale – ha dato origine a flussi degli studenti ammessi tra le varie aree del Paese, scardinando le scelte a priori fatte dai candidati e le logiche locali di ateneo. Alla vigilia del test 2017, l’Istituto Cattaneo ha analizzato quali sono stati gli effetti di questa graduatoria unica, confrontando i risultati dei test prima e dopo la riforma: persiste uno squilibrio territoriale che vede i migliori studenti e i migliori atenei al Nord, in un meccanismo di prelievo e concentrazione di capitale umano che sembra auto-alimentarsi.
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