Istituto Cattaneo

Quanto può cambiare il “partito di Grillo”?

Non a caso, entrambi i volumi che raccolgono le ricerche del Cattaneo sul M5S lo identificano, sin dal titolo, come “il partito di Grillo”. Questa analisi riassume i tratti del modello organizzativo originario e discute i vincoli che questi tratti originari pongono alla trasformazione di cui oggi si parla. Esamina inoltre i cambiamenti nella composizione e negli atteggiamenti dell’elettorato 5 Stelle intervenuti dal 2013 ad oggi su aspetti centrali dell’identità del MoVimento. L’analisi mostra come la composizione dell’elettorato, così come gli atteggiamenti prevalenti al suo interno, hanno seguito e assecondato la transizione verso un partito pienamente inserito nella dinamica e nella logica della democrazia parlamentare, tanto che oggi riflettono molto di più la postura assunta dall’ex capo politico Luigi Di Maio e le posizioni promosse – nel ruolo di Presidente del Consiglio – da Giuseppe Conte che l’aggressiva retorica anti-establishment degli esordi. Proprio per questo, il conflitto tra gli interessi del fondatore, ancora decisore di ultima istanza su simbolo e statuto, e le prospettive del nuovo possibile leader risulta incomponibile.

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