Istituto Cattaneo

Innovazione, scienza e società: riduzione del danno e prodotti di nuova generazione

Bologna, 31 ottobre 2018.

Si è svolto oggi all’Opificio Golinelli l’evento “Innovazione, Scienza e Società: riduzione del danno e prodotti di nuova generazione”, organizzato dalla Fondazione di Ricerca Istituto Carlo Cattaneo con il supporto di Philip Morris Italia.

Al centro dell’iniziativa, prima di una serie di incontri promossi dall’Istituto Cattaneo sulle innovazioni a valore sociale aggiunto, la trasformazione di Philip Morris International da leader del mercato delle sigarette a protagonista della creazione di una “smoke-free society”, con la conversione dei fumatori adulti ai nuovi prodotti senza combustione.

Con una serie di incontri tematici abbiamo deciso di focalizzare la nostra attenzione sulle iniziative che grazie al contributo dell’innovazione, partendo dallo status quo, possono migliorare la società” – ha commentato Maurizio Morini, Direttore dell’Istituto Cattaneo, aggiungendo –  “La prima iniziativa che abbiamo analizzato è quella del gruppo Philip Morris che sta rivoluzionando il proprio modello di business sostituendo le sigarette con prodotti non combusti, a vantaggio dei milioni di fumatori di tutto il mondo. Una trasformazione che parte proprio da Bologna grazie ad un importante investimento industriale nel nostro territorio. Il nostro interesse di ricerca è quello di misurare il valore dell’innovazione sociale sia su scala locale – valutando le ricadute sul territorio di un investimento sotto il lato occupazionale, di welfare, ambientale – che su scala globale, andando a capire i potenziali benefici di una totale sostituzione delle sigarette con prodotti in grado di abbattere le emissioni di sostanze tossiche.

Il Presidente e AD di Philip Morris Italia Eugenio Sidoli, intervenuto all’evento, in apertura del suo intervento ha dichiarato: “Vorrei iniziare eliminando da subito ogni possibile equivoco: il motivo per cui la nostra azienda oggi è qui a parlare di innovazione è innanzitutto la consapevolezza che il nostro prodotto tradizionale, le sigarette, sono la causa della morte di milioni di persone ogni anno nel mondo. Questa consapevolezza ha determinato per la mia azienda un forte senso di responsabilità che ci sta portando a un cambiamento epocale, attraverso il quale stiamo provando a convertire ai nuovi prodotti senza combustione tutti i fumatori adulti che diversamente continuerebbero a fumare. Le aziende devono investire in innovazione per contribuire al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile, ma il ruolo del regolatore e degli enti sanitari di tutto il mondo è almeno altrettanto importante, perché è solo attraverso la verifica dei dati scientifici che potremo legittimare la nostra trasformazione, ed è solo con un approccio responsabile che il cittadino, in questo caso fumatore, potrà accedere a un’informazione corretta che gli consenta di fare la migliore scelta possibile.”

Intervenuta con un contributo video anche la Vicepresidente della Regione Emilia-Romagna Elisabetta Gualmini: “Mai come in questa fase, anche politicamente molto diversa dal passato, che ci mette di fronte a sfide e cambiamenti, è rilevante avere la capacità di non essere sempre ancorati alle stesse cose, alle stesse routine d’azione, ma avere la capacità di sperimentare nuovi sentieri. Vale non soltanto per le imprese private ma anche per le amministrazioni pubbliche. Innovazioni che abbiano un impatto moltiplicatore sul benessere della comunità. La pubblica amministrazione deve avere come obiettivo quello non solo di innovare per attenuare le conseguenze negative, ma anche lavorare con l’idea che l’innovazione possa essere un moltiplicatore di opportunità non solo per i singoli ma davvero per tutta una comunità.”

Dopo l’intervento del Presidente degli industriali emiliani Alberto Vacchi, che ha messo in luce il ruolo delle competenze e delle filiere produttive a supporto delle trasformazioni industriali, la seconda parte dell’evento è stata aperta da Luigi Godi, Senior Scientific and Medical Advisor di Philip Morris Italia, che ha presentato alla comunità bolognese i risultati degli studi scientifici di Philip Morris International sui prodotti senza fumo, già analizzati da molte Istituzioni di salute pubblica in tutto il mondo (tra cui  l’Istituto di Salute Pubblica Inglese, l’Istituto Federale Tedesco per la Valutazione del Rischio, l’Istituto di Salute Pubblica Norvegese, L’Istituto Nazionale di Salute Pubblica e Ambiente olandese) e attualmente al vaglio della Food and Drug Administration negli Stati Uniti e del Ministero della Salute attraverso l’Istituto Superiore di Sanità in Italia.

Alla tavola rotonda “scientifica” hanno partecipato Gerardo Astorino, Dirigente medico di Medicina interna dell’Ausl di Bologna, Dipartimento di Sanità Pubblica; Patrizia Hrelia, Professore ordinario di Tossicologia, Dipartimento di Farmacia e Biotecnologie dell’Università di Bologna; Raffaella Sensoli, Vicepresidente Commissione Politiche per la salute e Politiche sociali della Regione Emilia-Romagna.

L’intervento di conclusione, affidato al Presidente dell’Istituto Cattaneo Pier Giorgio Ardeni, ha messo in luce il ruolo dell’innovazione nelle politiche di riduzione del danno, come generatore di iniziative ad alto valore aggiunto sociale: “L’innovazione sociale è il processo di sviluppo e diffusione di soluzioni efficaci a problemi sociali e ambientali complessi e spesso sistemici a sostegno del progresso. Perché abbia valore aggiunto, l’innovazione deve venire da attori compenetrati nel territorio con il quale interagiscono. Queste innovazioni possono essere prodotti, servizi o modelli che affrontano le esigenze non soddisfatte in modo più efficace. L’esempio di una “smoke-free society” rappresenta senza dubbio un obiettivo di innovazione che concorre al benessere della comunità, su scala ben più ampia della dimensione prettamente industriale che coinvolge in primis il territorio di Bologna.