Dopo le due “bolle” del 2014 (a favore del Pd renziano) e del 2018 (a favore del M5S a guida Di Maio), l’equilibrio tra i poli torna simile alla fase pre-2013 ma stavolta nel quadro di un nuovo bipolarismo. Con l’elettorato pentastellato sempre più vicino al centrosinistra ma ancora molto volatile. E con gli elettori di centrodestra ricompattati ma incerti sulla leadership.