di Dylan Foresi, Maggio 2019
La gig-economy, il crowd-working, le piattaforme digitali sono fenomeni dei nostri tempi.
A pagare il conto di un sistema di consumo che sembra ignorare la responsabilità sociale sono i lavoratori precari delle aziende di distribuzione del cibo e non solo.
Dotati solo di un caschetto e di uno zaino, solo in Italia sono 10 mila i riders che consegnano pasti pronti nelle nostre città, senza diritti e per pochi euro a consegna (Fondazione Feltrinelli).
Un’ingiustizia che è ormai sotto gli occhi di tutti, anche grazie alla protesta organizzata in diverse città dai collettivi dei “ciclo-fattorini” (La Stampa).
In questo breve saggio, una panoramica sulla situazione del nuovo precariato e dell’economia che gli gira intorno.