Istituto Cattaneo

Elezioni europee 2019 a Torino

Chi vince, chi perde e dove.
L’analisi territoriale dei risultati.

Domenica 26 maggio si sono tenute le elezioni europee per il rinnovo dei rappresentanti italiani al Parlamento europeo. I 687.659 elettori torinesi sono stati chiamati alle urne anche per rinnovare il Consiglio regionale e per eleggere il presidente della regione Piemonte. La doppia consultazione era attesa sia per pesare i rapporti di forza nella compagine di governo, sia per vedere se il presidente uscente, Sergio Chiamparino, sarebbe riuscito a conservare al Piemonte il primato di unica regione del Nord Italia a guida centrosinistra. Oggetto di questo studio sono le recenti elezioni europee che, se messe a confronto con il voto alle politiche di marzo 2018, consentono di mettere a fuoco l’evoluzione dello scenario complessivo. Ciò nonostante le Europee sono ancora elezioni cosiddette di «second’ordine», nel senso che sono in grado di attivare alla partecipazione un segmento più contenuto di aventi diritto: alle consultazioni continentali, infatti, ha preso parte il 58,7{392d0e468fe580ea6caf5ac377d3684124b7dabe7737b05c32233f76f078e26f} degli italiani, oltre 14 punti percentuali sotto il 72,9{392d0e468fe580ea6caf5ac377d3684124b7dabe7737b05c32233f76f078e26f} delle Politiche del 2018.
L’analisi considera i voti ottenuti dal Partito democratico (Pd), dalla Lega e dal Movimento 5 stelle (M5s) nelle 919 sezioni elettorali in cui è suddivisa la città di Torino. Per contestualizzare il comportamento di voto all’interno di uno scenario territoriale reale, i risultati elettorali sono stati aggregati per quartiere. Evidentemente non in tutte le città italiane le periferie geografiche coincidono con le aree più disagiate dal punto di vista sociale ed economico. Nel caso di Torino, invece, questa corrispondenza, è in buona parte reale. Per agevolare la lettura di questa analisi, occorre precisare che i quartieri torinesi della periferia nord e in parte della periferia sud sono le aree della città ritenute più disagiate, mentre il centro, ad eccezione di alcune aree, e la zona collinare sono considerate le aree privilegiate della città.

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