Istituto Cattaneo

Elezioni amministrative giugno 2018 – Chi ha vinto, chi ha perso

Ulteriore crescita del centrodestra a guida leghista

“Tenuta” elettorale del centrosinistra e conferma delle difficoltà locali del M5s

Domenica 10 giugno sono stati chiamati al voto 760 comuni italiani, di cui 109 con una popolazione superiore ai 15mila abitanti e 20 città capoluogo di regione (Ancona) o provincia (Brescia, Sondrio, Treviso, Vicenza, Imperia, Massa, Pisa, Siena, Terni, Viterbo, Teramo, Avellino, Barletta, Brindisi, Catania, Messina, Ragusa, Siracusa e Trapani). A questo elenco, vanno aggiunti anche i due Municipi di Roma (3 e 8), tornati al voto per eleggere i rispettivi Presidenti. Il corpo elettorale di questa tornata era formato da oltre 7 milioni e 700 mila italiani e oltre la metà (56{392d0e468fe580ea6caf5ac377d3684124b7dabe7737b05c32233f76f078e26f}), pari a 4.301.621, erano gli elettori dei comuni “superiori” (ai 15.000 abitanti, inclusi i due Municipi
romani).
Per stabilire chi sono stati i vincitori (e gli sconfitti) di questo turno di elezioni amministrative, l’Istituto Cattaneo ha preso in considerazione due fattori: 1) il bilancio delle amministrazioni perse o conservate dalle diverse formazioni politiche nei comuni superiori ai 15 mila abitanti (inclusi i due Municipi di Roma; e 2) i voti guadagnati o persi dai partiti nelle città capoluogo in relazione sia alla precedente tornata di elezioni comunali che alle elezioni politiche dello scorso 4 marzo.

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