Istituto Cattaneo

Economia culturale

L’economia culturale comprende tutti quei settori della struttura economico-sociale che rispondono alla domanda di intrattenimento, autorealizzazione, identificazione, promozione e presentazione di sé. Vi operano organizzazioni, industrie e istituzioni i cui prodotti e servizi – dalla musica registrata e dal vivo alla moda, dal turismo al libro, dalle mostre d’arte alla gastronomia – hanno un forte valore simbolico, e come tali producono identità e costituiscono fonti di innovazione sociale.

All’Italia viene internazionalmente riconosciuto un ruolo importante in molti di questi settori, ma una riflessione critica ed empiricamente fondata sull’economia culturale da parte degli studiosi italiani è solo agli inizi. La rilevanza di questa tematica per l’Istituto Cattaneo è duplice. Da un lato essa desta sempre maggiore interesse scientifico ed è oggetto di crescente attenzione da parte del pubblico. Dall’altro essa si configura come sinergica rispetto alle aree di ricerca più tradizionali dell’Istituto stesso, dalla politica alla scuola: basti pensare alla rilevanza che hanno beni simbolici come il libro, il cinema e i musei per il consolidamento delle appartenenze e per la formazione culturale dei cittadini. In società sempre più basate sulla delega della riproduzione sociale ai singoli o agli attori della società civile, diviene cruciale considerare gli aspetti politici e morali dei consumi e della produzione, soprattutto laddove esse abbiano scoperte valenze simboliche e quindi si propongano come fonti di identità e appartenenza.

L’Istituto Cattaneo ha già condotto diverse ricerche in questa direzione: dapprima un’ampia indagine sulla produzione culturale nel Mezzogiorno [Santoro 1995], quindi una ricerca approfondita sul mercato dell’arte e sulla produzione musicale a Bologna [Trasforini 2003; Santoro 2002]. Nel 2001 è stata avviata un’indagine sul mercato letterario in Emilia-Romagna.