Istituto Cattaneo

Comunali 2016 – Aspettando il ballottaggio Radiografia del mutevole elettorato torinese

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Per molti torinesi il risveglio del 6 giugno, dopo la tormentata nottata elettorale, non è stato affatto facile. Molte delle (prudenti) certezze che avevano caratterizzato la vigilia del voto sono scomparse appena è stato reso noto l’esito de voto: Piero Fassino, candidato sindaco in carica costretto a giocarsi la partita decisiva dei ballottaggi contro la grillina Chiara Appendino, una candidata che, lontana dalle luci della ribalta nazionale (tutto concentrate sulla romana Virginia Raggi), ha raccolto un sorprendente 30,9{392d0e468fe580ea6caf5ac377d3684124b7dabe7737b05c32233f76f078e26f} di voti.

Alla luce di questi risultati, che segnalano una grande mobilità dell’elettorato torinese, la curiosità ci spinge a interrogarci sulle trasformazioni che negli ultimi 15 anni hanno contrassegnato gli elettori dei principali partiti in competizione. A tal fine, abbiamo analizzato i flussi elettorali di tutte le tornate amministrative torinesi che si sono svolte in città dal 2001 ad oggi, compreso il turno di ballottaggio che nel 2001 vide contrapposti Sergio Chiamparino e Roberto Rosso, all’epoca esponente di Forza Italia. Il primo dato senz’altro meritevole di attenzione è il “livello di fedeltà” dell’elettorato di centro-sinistra, profondamente cambiato in questo decennio. Come mostra la fig. 1, gli elettori “fedeli” al candidato di centro-sinistra (cioè quelli che votano in due consultazioni successive per lo stesso schieramento) si sono in pratica dimezzati (si tratta di stime statistiche affette da un certo margine di incertezza). Nel 2006, oltre il 90{392d0e468fe580ea6caf5ac377d3684124b7dabe7737b05c32233f76f078e26f} degli elettori che avevano votato Chiamparino nel 2001 ha ribadito la propria scelta anche cinque anni dopo; nel 2011 l’82,9{392d0e468fe580ea6caf5ac377d3684124b7dabe7737b05c32233f76f078e26f} degli elettori di Chiamparino del 2006 ha trasferito i suoi voti su Fassino. Nel 2016 qualcosa sembra essersi rotto nel rapporto tra il Partito democratico e una fetta consistente dei suoi elettori. Soltanto il 44,1{392d0e468fe580ea6caf5ac377d3684124b7dabe7737b05c32233f76f078e26f} degli elettori di Fassino nel 2011 ha rivotato per il sindaco anche nel 2016. E ciò significa che buona parte dei suoi consensi si è (dis)persa sugli altri candidati (31{392d0e468fe580ea6caf5ac377d3684124b7dabe7737b05c32233f76f078e26f} a sostegno di Appendino, 4,7{392d0e468fe580ea6caf5ac377d3684124b7dabe7737b05c32233f76f078e26f} verso Airaudo, 1,8{392d0e468fe580ea6caf5ac377d3684124b7dabe7737b05c32233f76f078e26f} verso Rosso, 4,4{392d0e468fe580ea6caf5ac377d3684124b7dabe7737b05c32233f76f078e26f} verso altri candidati e 13,3{392d0e468fe580ea6caf5ac377d3684124b7dabe7737b05c32233f76f078e26f} verso l’astensione), rendendo così impossibile la rielezione al primo turno e incerta la partita del ballottaggio.

 

Fig. 1. Flussi elettorali nelle elezioni comunali a Torino dal 2001 al 2016 per i candidati di centro-sinistra (come hanno votato 100 elettori del candidato di centro-sinistra nelle elezioni immediatamente successive?)

Torino3

Fonte: Istituto Cattaneo

Legenda: sinistra: 2016 Airaudo; centro-sinistra: 2006 Chiamparino, 2011 Fassino, 2016 Fassino; centro: 2016 Rosso; centro-destra: 2006 Buttiglione, 2011 Coppola, 2016 Napoli; destra: 2006 Martucci, 2016 Morano; M5s: 2011 Bertola, 2016 Appendino; altri: 2006 Lupi, Balestra, Cassano, Susella, Gariglio, Varaldo, 2011 Coppola, Bossuto, Marra, Becarelli, Debetto, Cassano, Varaldo, Portis, 2016 Nocetti, Rizzo, Racca, Colucci, Levi, Battista, Devoti, Usseglio, Ariotto, Varaldo, Del Pero.

 

Per gli elettori democratici il voto – a Torino così come in altre città italiane – non è più un atto di fede, un simbolo di appartenenza vita natural durante. La mobilità ha raggiunto anche quello che, fino a qualche anno fa, era un elettorato solido (vorremmo quasi dire “granitico”), contrario a tradimenti o scappatelle verso gli altri partiti. Di questa nuova situazione sembra aver beneficiato innanzitutto il Movimento 5 stelle che si presenta per la prima volta alle elezioni comunali del 2011. In quell’occasione, come mostra la fig. 2, l’elettorato 5 Stelle era formato in grandissima parte da elettori provenienti dal centro-sinistra (85,2{392d0e468fe580ea6caf5ac377d3684124b7dabe7737b05c32233f76f078e26f}) che avevano sostenuto Chiamparino nel 2006. Nel caso torinese, la “costola della sinistra” non scaturiva dalle valli padane leghiste, ma dai grandi centri urbani dove incominciano a installarsi i primi meet-up grillini. Tuttavia, i dati del 2016 certificano la mutazione genetica avvenuta sotto il cielo pentastellato: il partito di Grillo non è più (o le è sempre meno) costola del centro-sinistra ed ha assunto le sembianze di un asso pigliatutti, capace di pescare a sinistra (su 100 voti al M5s nel 2016, 65,7 provengono da quest’area), centro-destra (4,7{392d0e468fe580ea6caf5ac377d3684124b7dabe7737b05c32233f76f078e26f}), tra gli elettori dei partiti minori (10,1{392d0e468fe580ea6caf5ac377d3684124b7dabe7737b05c32233f76f078e26f}) e in casa di chi non aveva votato nelle precedenti elezioni comunali (4,8{392d0e468fe580ea6caf5ac377d3684124b7dabe7737b05c32233f76f078e26f}).

 

Fig. 2. Provenienze degli elettori dei candidati del M5S nel 2011 e nel 2016 (come avevano votato 100 elettori del M5S nelle elezioni precedenti?)

Torino2

Fonte: Istituto Cattaneo

Legenda: centro-sinistra: 2006 Chiamparino, 2011 Fassino; centro-destra: 2006 Buttiglione, 2011 Coppola; destra: 2006 Martucci; M5s: 2011 Bertola; altri: 2006 Lupi, Balestra, Cassano, Susella, Gariglio, Varaldo, 2011 Musy, Coppola, Bossuto, Marra, Becarelli, Debetto, Cassano, Varaldo, Portis.

 

Questo scenario politico ed elettorale, caratterizzato da mobilità crescente dell’elettorato di centro-sinistra e da una capacità di attrarre consensi in maniera trasversale per il M5s, rende assolutamente aperto o non scontato l’esito del ballottaggio. In passato, soltanto una volta la città di Torino si è trovata di fronte ad una scelta “secca” tra due candidati al secondo turno, e cioè nel già citato caso di ballottaggio tra Chiamparino e Rosso. I dati dei flussi avvenuti tra primo e secondo turno nel 2001 (fig. 3) indicano che l’elettorato torinese è disposto a rimettersi in gioco nel ballottaggio, facendo confluire le proprie preferenze verso uno dei due candidati rimasti in lizza. Nel 2001, Chiamparino riuscì a conquistare una parte di consensi sia da chi nel primo turno aveva sostenuto la candidata di Rifondazione (3,8{392d0e468fe580ea6caf5ac377d3684124b7dabe7737b05c32233f76f078e26f} dei voti raccolti da Chiamparino al ballottaggio arrivavano dagli elettori di Provera) sia da chi aveva votato per altri candidati (4,8{392d0e468fe580ea6caf5ac377d3684124b7dabe7737b05c32233f76f078e26f}) o non si era recato alle urne (2,4{392d0e468fe580ea6caf5ac377d3684124b7dabe7737b05c32233f76f078e26f}); ugualmente Rosso si dimostrò abile nel convincere una quota di elettori di Chiamparino (3,7{392d0e468fe580ea6caf5ac377d3684124b7dabe7737b05c32233f76f078e26f} degli elettori di Rosso al ballottaggio provenivano da elettori del centro-sinistra) o degli altri candidati esclusi dal secondo turno (9,7{392d0e468fe580ea6caf5ac377d3684124b7dabe7737b05c32233f76f078e26f}). Per di più, un ulteriore elemento di incertezza è rappresentato dal comportamento di chi non si era recato alle urne al primo turno. Nel 2001 Chiamparino fu più convincente del suo avversario nel riportare al voto i suoi elettori, mentre il candidato di centro-destra perse molti dei suoi sostenitori verso l’area del non-voto. È ovvio che questi flussi raccontano una storia passata, vecchia di 15 anni, però mostrano che l’elettorato torinese, oggi ancor più volatile di allora, è disposto a rimettersi in gioco nella partita del ballottaggio. Chi sarà maggiormente in grado di rimobilitare le proprie “truppe” e, nel frattempo, di conquistare una parte degli elettori rimasti senza candidato, avrà segnato il decisivo golden goal.

 

 

Fig. 3. Comportamento degli elettori torinesi tra primo turno e ballottaggio nell’elezione comunale del 2001 (come avevano votato al primo turno 100 elettori di Chiamparino, 100 elettori di Rosso o 100 astenuti al ballottaggio?)

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Fonte: Istituto Cattaneo

Legenda: altri 1° turno: Buquicchio, Rosso G., Viale, Ferraris, Bisacco, Cavallo, Balestra, Gastaldi.

 

 

 

Analisi a cura di Marta Regalia e Marco Valbruzzi

 

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